martedì 4 settembre 2007

FED e BCE: volo a vista

Il 17 dicembre 1903 i fratelli Wilbur e Orville Wright a Kitty Hawk, North Carolina (USA) fecero volare un vero aereo e questo contro le temerarie affermazioni di grandi scienziati, compreso il grande Edison, che avevano sentenziato che il volo di un manufatto umano più pesante dell’aria era fisicamente impossibile. Invece, due costruttori di biciclette dimostrarono che, se si abbandonano le vie solitamente seguite e ci si industria per risolvere un problema, non c’è traguardo che l’uomo non possa raggiungere.

Il loro Flyer, un insieme di metallo, legno, stoffa e di un piccolo motore a scoppio, non era complesso come un moderno Airbus o un Boeing, ma ne aveva le stesse necessità di comando e controllo ed, infatti, la chiave del successo dei fratelli Wright fu l’installazione di un sistema di manovra sui tre assi che comprendeva la possibilità di modificare il profilo delle ali per il bilanciamento laterale, un timone mobile verticale per il controllo della direzione ed uno orizzontale per la salita e la discesa.

Quello di cui dispongono oggi i banchieri centrali per gestire la complessa macchina della finanza è qualcosa di simile, e forse anche di molto più rudimentale, del sistema usato dai fratelli Wright per pilotare un aeroplanino di legno e tela quando, invece, per gestire una macchina composta di milioni di parti che operano sui mercati finanziari mondiali, ci sarebbe bisogno di un sistema di previsioni, di comando e di controllo molto più complesso, molto più sofisticato e perciò molto simile a quello che serve a gestire tutto il traffico aereo che insiste 24 ore su 24 sopra l’intero pianeta Terra.

Di fronte all’attuale crisi immobiliare, ampiamente prevista dagli economisti seri (vedi Robert J. Shiller “The New Financial Order” ,2003), ovvero non quelli che passano le giornate a mendicare un passaggio da Vespa e da Mentana, i banchieri centrali, coadiuvati dal loro codazzo di funzionari lautamente retribuiti, hanno mostrato al mondo di non avere altri strumenti di gestione che un’arcaica manovra sui tassi che ha effetti devastanti sia che venga utilizzata per frenare la liquidità sia che venga usata per dare denari ad un mercato asfittico e poco liquido.

La ragione è che manovrare solo i tassi è un modo rozzo e brutale di gestire la finanza in quanto gli effetti si spandono in maniera indifferenziata su tutti gli operatori con le conseguenze non volute (?) che vediamo in questi giorni. L’idiozia della FED di aumentare i tassi USA ha fatto lievitare le rate dei mutui e dei prestiti in un paese super indebitato e questo ha provocato l’ondata di default ingenerata anche dal vizietto di banchieri molto golosi di dare credito facile e senza controllo anche a cani e porci, cioè anche a chi non aveva merito creditizio. In parole povere, per bloccare il credito facile Greenspan, Bernake (ed il loro imitatore Trichet) hanno pensato bene di alzare i tassi, che è come dire che per evitare che dei vecchi volponi (gli hedge fund) vengano a bere nell’abbeveratoio delle vacche sane si chiude il rubinetto per tutti con la non voluta (?) conseguenza di far morire di sete anche le vacche da latte, cioè i piccoli utenti, cioè tutti noi ordinari mortali che di solito non abbiamo ne tempo ne denaro per specule sulle differenze di cambio e di tassi.

A che serve alzare i tassi ad un impiegato che si è comprata la casetta per viverci, conscio che è meglio investire in un piccolo esborso mensile per una rata affrontabile invece di buttare denaro in fitti senza ritorno? A che serve aumentare la rata al piccolo negoziante che compra le mura del suo negozio invece di far abboffare una vecchia stronza redditiera che campa da parassita sul lavoro degli altri? A che serve aumentare il costo dei prestiti per l’imprenditore serio e lavoratore che utilizza il credito in maniera giusta, cioè come polmone e non come capitale di rischio? Non serve ad un tubo. Anche se io userei una parola di 5 lettere più pregnante e meglio adatta al livello di incavolatura. Anzi, ha un effetto del tutto opposto a quello che (a chiacchiere) si propongono i banchieri centrali: fa solo aumentare l’inflazione, cioè la crescita dei prezzi.

Il meccanismo è molto semplice, siccome nessuno vuole perdere il proprio patrimonio, soprattutto se è la casa dove si abita o il proprio negozio, e nessun imprenditore può ridurre i costi oltre un certo limite (i famosi costi incomprimibili) è gioco forza, se i banchieri aumentano i tassi in maniera indiscriminata, che tutti si diano da fare per aumentare i propri redditi. I lavoratori chiedendo più salario e gli imprenditori aumentando i prezzi di merci e prestazioni. E, se le due cose non sono possibili, assistiamo a fenomeni che disturbano parecchio un’economia come la delocalizzazione delle imprese verso paesi più convenienti. Ovviamente, aumenti di salari e di prezzi fanno aumentare l’inflazione che è proprio il contrario di quello che (a chiacchiere) vorrebbero i banchieri centrali con le loro generalizzate acritiche manovre sui tassi che assomigliano tanto a una bomba atomica lanciata per sterilizzare un pantano pieno di rane, bisce e zanzare.

Che bisognerebbe fare invece? Bisogna rapidamente tornare ad un efficace e severo controllo del sistema finanziario impedendogli con la forza della legge (e non con la eludibile moral suasion) di prestare soldi a chi non può ragionevolmente restituirli. Questo significa anche che bisogna tornare ad un’antica regola: tassi bassi e bassissimi per chi non è a rischio e tassi proporzionalmente alti per chi è ha rischio o per chi fa operazioni a rischio e/o opera in mercati rischiosi. In altre parole tassi al 2 o 3% al massimo per i mutui e tassi alti e altissimi ai signori degli hedge fund e per tutti coloro che acquistano attività (finanziarie, immobiliari, azionarie) con soldi non propri e con l’utilizzo di leve finanziarie.

Grazie alle tecnologie dell’informazione non ci vuole molto a mettere in piedi un sistema di controllo in tempo reale e che ha anche una sua giustificazione etica e tanto per spegnere le voci contrarie (e disinteressate?) di chi vuole un mercato assolutamente e troppo libero che spesso si trasforma in una specie di selvaggio west dove vale la legge del più forte (le banche). Se ogni parte di un moderno aereo deve essere certificata per autorizzarlo a trasportarci, se le nostre auto devono rispettare severi parametri di sicurezza ed inquinamento per poter circolare, se i giocattoli dei nostri bimbi devono essere tolti dal mercato se sono potenzialmente pericolosi, se un formaggio per essere venduto deve garantire provenienza dei componenti e di processo, allora si può benissimo obbligare le banche e tutti gli operatori che concedono credito a rispettare delle semplici norme di prudenza nei confronti di pericolosi avventurieri e abbassare i tassi verso chi vuole solo una rata affrontabile per realizzare un sogno umano mimino: un tetto sopra la testa.

1 commento:

damiano ha detto...

Strano, quando ho letto il titolo del post pensavo volessi parlare di signoraggio...

Evidentemente non lo conosci ancora...

La FED la BCE e altre banche, sono CRIMINALI MAFIOSI USURAI, questo è assodato.

Informati! Non dico fesserie!