mercoledì 17 marzo 2010

I problemi di Matusalemme

Milioni di dollari dopo la conquista della luna gli umani si sono dovuti rassegnare a restare sul pianeta e dintorni, e allora, finite le ansie di gloria intergalattica, ci si concentra sull'effimera vita su questa terra cercando di rimandare il momento di lasciare onori e denari a quelli nati dopo.
L'obiettivo è (per il momento) arrivare a 120 anni, ma qualcuno già chiede i 150 e poi, ovviamente l'immortalità.
Al di là della difficoltà per chi oggi è già sui 70 di arrivare a questi traguardi, e presumendo che ci si arrivi, quale sarebbe la vita di questi ultracentenari? E non parliamo di quella fisica perchè è ovvio che chi aspiri ad arrivare a 120 anni voglia farlo in buona salute.
I problemi che si tende a non considerare sono altri e non facilmente risolvibili.
Il primo è di tipo nevrotico: come vivrebbe la sua quotidianetá una persona che sa che non si ammalerá ma che può comunque morire o restare menomato per un incidente?
Un'ipotesi non peregrina visto che gli incidenti automobilistici e quelli in casa sono molto frequenti?
Finirebbe col fare la vita di una bella fragile statuina di Capodimonte tenuta dietro una cristalliera.
Poi c'è il problema degli altri, quelli che dovrebbero morire e che certamente non vedrebbero di buon occhio gente che magari ha già tutto e che per giunta non muore nemmeno.
E questo diventerebbe un altro motivo per i fortunati lungo-viventi per tenersi lontano dal vasto pubblico un po' arrabbiato.

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