sabato 16 gennaio 2010

La festa appena incominciata è già finita

Diciamoci la verita: come nazione ci siamo posti obiettivi non realizzabili, che solo pochi hanno realizzato, che molti avevano realizzato, (e che stanno perdendo), e che molti mai realizzeranno, se non prendendo coscienza che siamo un paese che vive al di sopra delle sue possibilità, prova ne sia un debito pubblico in costante e continua crescita, l'evidenza palpabile di spese che non siamo in grado di pagare se non facendo debiti su debiti.

Cominciarono i democristiani, con il famoso libro dei sogni fanfaniano, proseguirono, dando fondo alla cassa e ingigantendo il debito pubblico, i socialisti craxiani, poi la paura di essere sbattuti fuori dalla EU hanno un po' bloccato l'immaginazione al potere di fronte alla brutale realtà dei numeri cui pure l'ottimismo berlusconiano si deve arrendere.

E pochi vogliono credere che la festa, appena cominciata nel 1960, è già finita.

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