sabato 24 gennaio 2009

Risiko 2009

Forse nemmeno i giocatori di Risiko e di wargames avranno mai immaginato che un giorno la signora Thatcher avrebbe mandato i suoi Gurka a scannare i coscritti argentini alle Falkland o che i marine americani andassero a combattere sulle montagne fra l'Afganistan e il Pakistan.

Ma la realtà è spesso romanzesca e la storia può far accadere cose che superano ogni fantasia, come potrebbe accadere se la crisi Italia-Brasile, non calcistica ma causata dalla fuga del brigatista pluri omicida Cesare Battisti , prendesse una brutta piega.

Si comincia con una lettera sdegnata di Napolitano a Lula (che ovviamente se ne fotte altamente perchè a lui preme più ingraziarsi Sarkozy e signora), poi Frattini ritira l'ambasciatore (con grande gioia del diplomatico perchè Brasilia è proprio un postaccio), poi noi espelliamo un po' di trans brasiliani (con gran sofferenza dei VIP che li frequentano), il Brasile si sdegna perchè, come proposto da Maurizio Costanzo, riempiamo di cartoline di protesta l'ambasciata brasilera in Italia, e poi, magari, per nascondere i nostri gravi problemi economici, qualcuno decide che è venuta l'ora di spezzare la schiena ai carioca e mandiano, pure noi come la Iron Lady, la nostra flotta a bombardare Rio De Janeiro.

Può accadere? Non è detto, ma non è nemmeno escluso.

Potrebbe accadere quando la politica, esauriti tutti gli altri mezzi di distrazione di massa, potrebbe essere costretta a continuare la sua azione con altri mezzi (violenti), come annotò Lenin sulla sua copia di "Della Guerra" di Clausewitz accanto alla immortale, lapidaria e cinica frase:

la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi.

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