
Nel panic selling si vende di tutto, anche azioni buone che forse sarebbe bene tenersi in portafoglio.
Ovviamente, se qualcuno vende, c'è anche quacluno che compra (a prezzi stracciati) e che si troverà, fra qualche tempo, quote di aziende che con la crisi finanziaria non c'azzeccavano un tubo.
Ma quelli che comprano chi sono? Fessi matricolati o furboni della più bell'acqua?
Io propendo per la seconda ipotesi e mai come oggi vale l'adagio di Galbraith che diceva che la borsa è il luogo dove gli imbecilli vengono separati (ad arte) dal loro denaro.
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