mercoledì 24 ottobre 2007

Volenterosi sognatori.

Qualche tempo fa è nato il gruppo di pressione dei Volenterosi, degne, stimabili e colte persone che però sembrano non avere nessuna consapevolezza della realtà "effettuale" e di cosa occorra per non fare la fine dell'Argentina (se non peggio). Se il buon giorno si vede dal mattino, leggendo le proposte di legge pubblicate sul loro sito, si vede che, al solito, si comincia a dialogare di massimi sistemi, si pongono le basi per una specie di nuova costituzione, ma non si affronta il nodo strutturale che ci ha portato a questo punto (forse senza ritorno).

Il vero problema è la crescita improduttiva della spesa pubblica. Improduttiva in termini di servizi resi (una pletora, ma non quelli che servono per lo sviluppo) e perchè non è nemmeno un motore dell'innovazione come è, ad esempio, buona parte della spesa pubblica USA per il settore militare (cfr Guarino "I soldi della Guerra").
Una spesa che cresce perchè non c'è un immediato raccordo fra chi spende, chi preleva ed i cittadini che potrebbero esercitare un controllo diffuso per censurare le amministrazioni locali se queste abusano dei loro soldi. Tutte le specie di imposte, tasse e accise, sono decise dal potere centrale e gli organi periferici si limitano a spendere e spandere senza rendere conto a nessuno. Viviamo in mano ad amministrazioni deresponsabilizzate che, dopo avere folleggiato, scaricano i problemi sullo stato centrale che deve indebitarsi. Ed il saccheggio è diffuso in ognuna delle miriadi di strutture edificate ad hoc per permettere di favorire gli amici degli amici ed in ogni parte dell'ex belpaese. Le ragioni di questo derivano dallo stato sabaudo, uno staterello centralista, militarizzato (l'unica loro istituzione ereditata funzionate sono i CC), diffidente verso i sudditi per i quali devono essere minuziosamente elencate una serie infinita di istruzioni, regolamenti, leggi e interpretazioni delle leggi al solo scopo di tenerli rigidamente inquadrati e coperti. Non per niente l'unico orgoglio dell'esercito sabaudo, poi passato pari pari in quello italico, è l'Ordine Chiuso, cioè il marciare in ordinati quadrati per la masturbazione mentale di sergenti, colonnelli e generali. Un ordine chiuso che è anche nella mentalità ministeriale che, molto a torto viene definita borbonica, mentre è in tutto e per tutto ancora umbertina. L'importante non è amministrare bene ma controllare benissimo i sudditi ed, infatti, abbiamo il più grande apparato di polizia del mondo in rapporto alla popolazione (400.000 uomini e donne, fonte il Corriere) ed i controlli fiscali li fà, caso unico nel mondo democratico, una forza armata. Nel contempo abbiamo 4 delle più potenti, organizzate e feroci organizzazioni criminali del mondo e ne stiamo allevando "amorosamente" almeno altre 4 (cinese, russa, albananese,rumena). A questo punto, converrà che la prima e più veloce riforma da fare è una specie di "liberi tutti" di tipo fiscale/amministrativo: ogni struttura decide cosa vuole dare ai cittadini ed i cittadini la pagano direttamente ai loro amministratori. Come in un condominio. Lo stato centrale e la UE stabiliscono solo i livelli minini e fanno i controlli che siano applicati, mentre intervengono solo per sanare gli squilibri, ma solo dopo che il comune di Napoli o quello di Milano si vendono tutto il patrimonio non necessario e che oggi non rende, ma serve a favorire gli amici degli amici. Perchè il comune di Milano ha un bellissimo ed antico palazzo a corso di Porta Romana? A che gli serve? Quanto ne ricaverebbe? Ma questo piacerebbe veramente ai veneti seccessionisti o ai trentini/ladini/tedeschi, super foraggiati per non farli scannare? Io non credo perchè vorrei vederli pagare al comune di Treviso o a quello di Bozen direttamente il costo della polizia e degli insegnanti come si fa negli Stati Uniti.
E tutto questo non si vede nello sforzo dei volenterosi che lo saranno pure, ma che sembra dormano anche loro con la classica "zizza in bocca".

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