sabato 13 ottobre 2007

La bottiglia è quasi vuota

Qualche decennio fa, quando in USA nacque il movimento ecologista, l'astrofisico Carl Sagan mostrò con un semplice esperimento a cosa ci avrebbe portato la devastazione senza freni delle risorse del nostro pianeta.

Sagan prese una bottiglia nella quale c'era solo un po' di latte. Nella bottiglia sigillata chiuse alcune mosche che, utilizzando il latte come alimento, si riprodussero facendo aumentare rapidamente il consumo di latte e di aria.
Dopo qualche tempo latte e aria finirono e subito dopo morirono anche tutte le mosche.

Più o meno è quello che capiterà agli umani che stanno devastando l'unico pianeta abitale che c'è nel giro di qualche miliardo di anni luce. Piccolo particolare che ci dice che, almeno per il momento, dobbiamo rimanere su questa Terra, devastata, violentata e depredata, e che qui dovremo morire, senza acqua, senza energia e con troppe armi in giro per scannarci meglio. Il che, se avvenisse presto, non sarebbe un male, per i superstiti!

La cosa divertente di questa situazione è che i genetisti cercano di farci guarire da tutte le malattie. E c'è anche chi si preoccupa, come Boncinelli, del rischio che diventiamo immortali.

Immortali? E per respirare che cosa?

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