sabato 20 febbraio 2010

Corruzione naturale

In un paese povero la corruzione è naturale e non eliminabile.

Sono decenni che l’economia è ferma, i denari sono bloccati in immobili e BOT, nessuno investe in nuove iniziative, abbiamo mancata la rivoluzione digitale e non siamo inseriti nel processo di globalizzazione (come ha spiegato Salvatore Rossi di Bankitalia al Corriere il 18/2/2010 presentando il suo libro Controtempo), la torta non cresce più, le fette sono assegnate, la mobilità interclasse è impossibile con mezzi normali.

Si va perciò in politica per fare soldi e si diventa sodali dei politici per fare soldi.

La P.A. centrale e periferica è pletorica e perciò paga stipendi bassi a troppa gente che, per permettersi cose adeguate allo status conquistato, si fa corrompere o crea occasioni per spesa improduttiva, a meno che la sorte non mandi un bel disastro su cui allattare.

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