mercoledì 8 luglio 2009

Gli orbi del G8

Quando la BCE faceva andare alle stelle i tassi scrissi che sembrava che l'economia fosse guidata da cecati che si tiravano dietro altri cecati, con tutte le conseguenze immaginabili: un bel tonfo, a faccia in giù nella merda, dove siamo adesso.

Oggi, con il G8 alla porte, mi sembra che lo scenario sia lo stesso, a livello planetario, e anche Biden, vice di Obama, lo va dicendo in giro che nessuno sa che pesci prendere e cosa fare.

Il sistema economico, semplicemente, se ne va per fatti suoi e, prima che i caporioni del G8 e quelli delle autorità sovranazionali (BCE, FMI, UE, ONU etc.) possano metterci rimedi, l'economia avrà cambiato direzione tante di quelle volte da rendersi ancora più oscura a questi potentissimi capi di stato, assolutamente impotenti di fronte a qualcosa che non comprendono e che non possono perciò guidare.

Sono come degli australopitechi finiti nella cabina di un 737: non sanno dove sono, a che servono i pulsanti, non capiscono gli strumenti e non sanno che per volare bisogna capire di essere parti di un sistema complesso, delicato e interconnesso.

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