mercoledì 30 settembre 2009

Bond e BOT

Qualche studioso e qualche politico mostra ormai una palese insofferenza verso le banche, accusate di non volersi piegare alle ragioni della politica e di cercare il massimo del profitto con le operazioni finanziarie invece di finanziare il mondo produttivo ormai a secco di denari (altrui).

L'ultimo casus belli è la mancata acquisizione dei cosidetti Tremonti Bond, cioè prestiti che lo stato farebbe alle banche per rafforzare il loro patrimonio in modo che queste possano fare prestiti alle imprese.

Ora, a parte il fatto che le banche sono aziende che devono fare profitti, e quindi non si vede perchè dovrebbero rinunciare ad operazioni lecite e molto profittevoli, quello che si dimentica è che sono lle stesse che partecipano al collocamento del debito pubblico degli stati, ergo, sono i politici che si sono messi volontariamente in mano alle banche perchè spendono soldi che non hanno per ingraziarsi gli elettori che, in molti casi sono anche evasori, vedi le cifre in ballo con i vari scudi, più o meno severi, che tutti gli stati stanno costruendo.

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